ILVA non c’entra. I tumori del tarantino sono causati da tabacco e alcol.
In un provvedimento diretto al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, nonché all’Arpa Puglia, all’Ares Puglia e all’Asl di Taranto, il commissario Bondi si afferma che i tumori del tarantino sarebbero causati principalmente da altri fattori come il fumo di sigarette, alcol e difficoltà nell’accesso a cure mediche.
Difatti, “l’enfasi sul possibile ruolo dell’impianto siderurgico sembra essere un effetto della pressione mediatico-giudiziaria, ma non ha giustificazioni scientifiche”.
In particolare, si contesta il c.d. studio ‘Sentieri’ effettuato dal ministero della Salute e la valutazione del danno sanitario da parte dell’Arpa Puglia.
Si afferma che lo studio predetto, essendo collegato ad una rilevazione di diversi anni fa non risulta essere determinante.
In tal senso, i dati di mortalità sono relativi al periodo 2003-2009. Pertanto, considerato che i tumori al polmone hanno una latenza di 30-40 anni, i dati non possono ritenersi significativi.
Seguendo tale logica, gli studi effettuati sono da riferirsi agli anni ’60 e ’70, o precedenti.
Analogo discorso in relazione allo studio dell’Arpa. Lo stesso risulta essere falsato dall’utilizzo di una “sovrastima sulle emissioni inquinanti”. Pertanto, anche il danno sanitario deve essere ri-verificato.
Inoltre, la predetta perizia non sarebbe stata strutturata in modo corretto in quanto nella stessa non si tiene conto del PM10 nell’elenco degli agenti inquinanti.
Il Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, avrebbe già convocato il commissario Bondi per un chiarimento immediato.
Il leader dei Verdi chiede le dimissioni perché “più interessato all’azienda che alla saluta dei cittadini”.
I deputati M5S: “Conflitto d’interessi, togliere l’incarico”.